Vaporiera cinese, vaporiera orientale, vaporiera in bambù: sono tanti i modi in cui, non solo gli appassionati ma anche chi vende questi oggetti si riferisce ai cestelli per la cottura a vapore realizzati in materiali naturali come il bambù e tipici, appunto, della tradizione orientale. La cottura a vapore, infatti, non è una moda nuova e a prova di salutisti: ci sono tradizioni culinarie, proprio come quella cinese, in cui abbondano le pietanze a vapore e, più in generale, i cibi a vapore sono usati come base di preparazione per piatti tradizionali più complessi. È per questo che gli appassionati e i puristi della cucina a vapore non possono che apprezzare soluzioni come i cestelli in bambù. Perché preferirli, però, alle altre soluzioni per la cottura a vapore e come sfruttarli al meglio per ottenere piatti sani e leggeri?
Perché scegliere la vaporiera cinese: tutti i vantaggi
La vaporiera cinese, innanzitutto, può rivelarsi una delle scelte più economiche: anche in Italia si trovano ormai in commercio, infatti, cestelli in bambù con costi limitati – poche decine di euro – e che risultano comunque di ottima qualità. È poi, senz’altro, una soluzione versatile: ci sono cestelli di molte dimensioni differenti; l’idea migliore è scegliere a seconda di per quante persone si è soliti preparare e, in ogni caso, accertarsi che abbiano un diametro compatibile con una pentola che si ha già e che si può usare come base per l’acqua di cottura – questo, comunque, non dovrebbe preoccupare troppo dal momento che i cestelli hanno normalmente delle dimensioni standard. La vaporiera in bambù è comunque, per molti versi, anche una soluzione pratica: non occupa molto spazio, come invece fa la vaporiera elettrica per esempio, e può tranquillamente essere riposta in dispensa o sugli scaffali quando non è utilizzata. Per chi mangia prima con gli occhi che con la bocca, infine, potrebbe essere anche una soluzione estetica: fa sempre scena, infatti, cucinare con i cestelli a bambù e dà a chiunque una certa aura da chef.
Ci sono differenze concrete nei risultati ottenuti? Le scuole di pensiero sono diverse in questo senso. C’è chi sostiene che, no, si possono ottenere ottimi risultati sia cucinando con i cestelli delle vaporiere orientali, sia usando la vaporiera elettrica o altre soluzioni simili. Di certo non si può negare, però, che il bambù rilascia in cottura un aroma del tutto particolare ai cibi: lo si nota soprattutto con alimenti come il riso, che non hanno di per sé un odore forte e che, se cotti con la vaporiera in bambù, rilasciano comunque un profumo considerevole.
Come e cosa cucinare con la vaporiera cinese
Per rispondere alle domande cosa e come cucinare con la vaporiera cinese basterebbe partire, infine, da una sola considerazione: né il metodo di preparazione, né la tipologia di alimenti che si possono cucinare cambiano davvero rispetto a quando si usano altri metodi per la cottura a vapore come la vaporiera elettrica o i cestelli in alluminio. Pulire e porzionare gli alimenti è importante prima di inserirli nei cestelli, come lo è disporli correttamente e in modo che quelli che cucinano più lentamente si ritrovino più in basso e più vicini alla fiamma.
- Quando usi la vaporiera cinese, ricordati che puoi aggiungere erbe aromatiche o qualche goccia di limone, arancia o salsa di soia direttamente nell’acqua di cottura per aromatizzare i tuoi alimenti.
- Puoi usare anche delle foglie di verza (o di altra verdura a foglia larga) per rivestire il cestello e insaporire le tue pietanze.
- Non usare sapone o detersivo per i cestelli, sciacquali solo sotto abbondante acqua corrente.
- Ricordati che il bambù si impregna di liquidi, gli stessi liquidi degli alimenti, e che per questo i cestelli vanno cambiati dopo un po’.
Dalle verdure alla carne, tutto può essere cucinato nella vaporiera cinese. Ci sono piatti tradizionali, però, che di certo riescono meglio se cotti nei cestelli e con il tipico aroma del bambù: sono piatti come i famosi ravioli ripieni di carne e verdura o i panini cinesi che possono essere gustati vuoti o farciti sia in versione dolce, sia in versione salata.