Le vaporiere elettriche sono, di gran lunga, il miglior alleato per chi è alla ricerca di un metodo di cottura sano e pratico allo stesso tempo. I vantaggi che ne derivano sono, infatti, quelli tipici della cottura a vapore (proprietà organolettiche e nutritive degli alimenti invariate, apporto calorico limitato, cucina senza grassi aggiunti e adatta a tutti, eccetera) a cui si sommano i più generici vantaggi di un elettrodomestico che fa tutto da sé e non ha bisogno di particolare cura e attenzione. L’essenziale è, ovviamente, scegliere marca, modello e funzionalità disponibili che facciano più al caso proprio e che meglio possano soddisfare le proprie esigenze in cucina. Com’è facile immaginare, infatti, anche il mercato delle vaporiere elettriche è ormai ampio e diversificato e la maggior parte di brand di elettrodomestici ha ormai in catalogo un oggetto di questo tipo. Non sempre, però, troppa scelta vuol dire facilità di scelta o qualità.
Vaporiere elettriche: informazioni sul funzionamento e criteri di scelta
Un passo indietro per provare a capire com’è fatta e come funziona una vaporiera elettrica può aiutare, così, a prendere la decisione migliore. I modelli più recenti hanno un serbatoio che contiene l’acqua e un motore che permette di riscaldarla, trasformandola appunto in vapore, e ancora un sistema di cestelli (il cui numero può variare) dove riporre gli alimenti. Già così è facile capire allora che tra i fattori da considerare nella scelta della vaporiera elettrica ci sono
- la capienza del serbatoio da cui dipende la quantità di vapore che si riesce a creare;
- o, in alternativa, la presenza di un sistema di rabbocco che permetta appunto di regolare il livello dell’acqua, se insufficiente, anche senza interrompere la cottura;
- la potenza del motore che è direttamente legata alle temperature raggiunte e, quindi, alla velocità di cottura;
- la capienza dei cestelli e il loro numero, più sono grandi o numerosi infatti e più facilmente si potranno cucinare anche grandi quantitativi di alimenti o pietanze diverse;
- la presenza di accessori come l’infusore per gli aromi o i cestelli ad hoc per la cottura del riso;
- la disponibilità di un display sulla base che permetta di regolare o controllare la cottura
- e quella di un timer che aiuti a capire quando i propri cibi cotti a vapore sono pronti
- o, ancora, quella di programmi di cottura che rendano se possibile ancora più automatica la cottura a vapore.
Quanto costano le vaporiere elettriche?
Fatte queste necessarie premesse, non può mancare certo una riflessione sul prezzo delle vaporiere elettriche. La prima cosa che chi sia alle prime armi deve sapere è che, per fortuna, oggi ce ne sono sul mercato di adatte davvero a qualsiasi tipo di budget. Bastano poche decine di euro per una vaporiera elettrica con le funzioni base, ma se ne possono spendere anche svariate centinaia per un modello top gamma o con funzionalità professionali. Normalmente, infatti, un prezzo più alto è da correlare a materiali innovativi, design e finiture particolari, più funzionalità, eccetera. Non è detto, però, che chi si avvicini per la prima volta al mondo della cucina a vapore, per esempio, sia disposto a sostenere subito una spesa consistente e lo stesso vale per chi non usi la vaporiera così di frequente. Stabilire fin dall’inizio il budget che si ha a disposizione così è indispensabile, come lo è valutare il rapporto qualità-prezzo di ogni modello e confrontare caratteristiche, schede tecniche, opinioni di chi abbia già provato ogni singolo modello, eccetera. Ci si può affidare a un rivenditore di fiducia o, in alternativa, sfruttare le numerosissime recensioni che gli utenti disseminano in Rete su blog e siti ad hoc.
Quello di cui ci si accorgerà presto è, comunque, che il mondo degli appassionati di cucina a vapore è diviso tra i fan delle vaporiere elettriche e chi sostiene, invece, che ci sia un solo, vero metodo di cucina a vapore: i cestelli di una vaporiera a gas, meglio se di bambù. Vale la pena per questo, perché potrebbe essere una discriminante non indifferente per chi si trovi a scegliere il suo metodo di cottura a vapore, capire quali siano le reali differenze tra una vaporiera elettrica e i cestelli. La prima rappresenta, innanzitutto, un metodo certo più moderno e adatto anche ai ritmi e ai tempi di una famiglia o di chi lavora: le vaporiere elettriche sono, infatti, mediamente più veloci nella cottura dei sistemi a gas o a induzione e, soprattutto, tagliano i tempi perché non richiedono nessun tipo di preparazione speciale degli alimenti che vanno solo puliti ed eventualmente divisi in porzioni.
La praticità è, però, la caratteristica in cui una vaporiera elettrica vince sicuramente rispetto ad alternative simili. Una volta sistemati gli alimenti nei cestelli, infatti, il gioco è fatto! Se il modello che si ha a disposizione prevede la presenza di programmi speciali per la cottura delle diverse pietanze basta selezionare quello più adatto (per il pesce, per le verdure, per il riso, eccetera). Anche se così non dovesse essere, però, gli unici due step che separano dal gustare ottimi piatti cucinati a vapore sono il selezionare una temperatura e un tempo di cottura che si considerano più idonei — generalmente nel libretto di istruzioni sono contenuti preziosi consigli a riguardo e, comunque, con un po’ di pratica si diventerà sempre più abili nell’indovinare la cottura perfetta.
L’unica cosa davvero importante è ricordarsi di pulire adeguatamente la propria vaporiera elettrica dopo ogni cottura — se ci se ne prende cura ogni giorno si evitano, infatti, danni permanenti e si allunga la durata nel tempo di un elettrodomestico come questo, ottimizzando tra l’altro la spesa! Anche in questo senso, comunque, l’alternativa elettrica dovrebbe essere migliore di quella a induzione: i cestelli, infatti, possono essere lavati come tutte le altre stoviglie della cucina, sotto l’acqua corrente o in lavastoviglie e per il resto basta passare un panno umido sulla base della vaporiera elettrica. Quello che un elettrodomestico del genere non può fare è, invece, aggiungere agli alimenti in cottura quel tocco in più che aggiunge invece la cottura nei cestelli in bambù: qui, infatti, è lo stesso materiale con cui sono realizzati che conferisce un aroma tutto speciale alle pietanze; senza contare che, più in generale, quando si utilizzano i cestelli si può sostituire l’acqua con brodo o liquidi aromatizzati con le spezie di maggior gradimento e rendere, così, automaticamente più profumata la cottura, operazione un po’ più difficile quando si usa una vaporiera elettrica.
Vaporiera elettrica | Cestelli per la cottura a vapore |
Basta selezionare temperatura, tempi di cottura o programma. | Si deve controllare personalmente la cottura degli alimenti |
Le sue parti, i cestelli soprattutto, possono facilmente essere puliti | Se di bambù, vanno sostituiti periodicamente per evitare che si impregnino di liquido di cottura |
Si può tenere in cucina senza alcun rischio per la persona | Specie se in casa ci sono bambini può essere pericolosa come tutto ciò che richiede l’utilizzo di fiamme o piastre a induzione |
Risulta ingombrante e necessita di uno spazio ad hoc | Si può facilmente riporre in cassetti e dispense |
Dura nel tempo | Si usura facilmente |